DAVID LYNCH FA MUSICA E MEDITAZIONE, PER ORA

Lynch-654x404(di La Bestia, try XL Repubblica) Il nostro inviato molto speciale a L.A. ci spiega perché, secondo lui che lo conosce bene, il geniale regista ha rinunciato a dirigere la nuova serie di “Twin Peaks”. Lo aveva incontrato qualche giorno fa a un concerto di benificenza organizzato dalla sua fondazione, prima della ferale notizia. Allora, notizia che già sapete… David Lynch non ha nessuna intenzione di girare un singolo episodio di Twin Peaks, se prima non gli si garantisce un certo tipo di production, che deve essere per forza a suo standard & liking, e cioè, se non gli danno $$$, lui non gira nulla. Da noi, si dice anche No Money, No Honey, con riferimento a speciali massaggi erotici, happy ending (sciocco io a non aver capito cos’era, almeno fino ai 45 anni, quando mi fu rivelato da un collega giornalista a una conferenza stampa a NY). Due parole dette da me su Lynch che ho incontrato in diverse occasioni. Ho tradotto per Dino De Laurentiis il copione di Dune (David voleva fare tre film e farli durare 5 anni, temporalmente, ndr). Ho conosciuto anche la figlia Jennifer mentre scriveva sia Il Diario Segreto Di Laura Palmer che il più dark Boxing Helena e ho fisicamente calcato ogni singola scena e ciak del bellissimo film Blue Velvet (Velluto Blu) . Sul set facevo da traduttore a lui e a tutto il cast, compreso Mr. Dennis fucking Hopper. Ebbene: su quel set, De Laurentiis disse a Lynch davanti a me: “David, I give u 3 million dollars. do what u want…” Ah se aveste visto il sorriso di David!

Ma questa è un’altra storia. In virtù di questi vecchi legami, vado spesso a vedere le sue esposizioni (quadri e acquarelli) e partecipo ai suoi eventi. Sono stato alla presentazione delle bottiglie di champagne create appositamente da lui per Dom Pérignon (!) e a più di un open concerto/letture ad ascoltare la voce della bellissima Christa Bell, la sua ultima musa. Recentemente sono stato ad un paio di questo tipo di eventi fatti insieme al mitico Donovan per promuovere la disciplina della meditazione. L’ultimo è stato all’Ace Hotel (una figata davvero, con tutte le stanze che hanno dei vecchi giradischi con almeno una decina di 45 e 33 giri), un concerto di benificenza organizzato dalla sua fondazione con la partecipazione della sopracitata Christa Bell, Angelo fucking Badalamenti, i Duran Duran, Moby (al bongo), Lykki Li (I like her sempre moltissimo) Wayne fuori di testa Coyne dei Flaming Lips (eccezionale), Jim James dei My Morning Jacket e, non ultimo, Shepard Fairey, l’autore del poster dell’evento.

Quand’è nata la David Lynch Foundation?
“Nel 2005, con l’intento di insegnare a chiunque voglia imparare, come sviluppare la propria creatività e liberarsi da traumi, ansia, depressione, tristezza, stress traumatici, negatività, odio, rabbia, paura”.

David, perché meditazione-concerto?
“Perché voglio che tutti possano approfittare dei benefici che la meditazione comporta, e voglio che ad approfittarne siano soprattutto quelle considero le popolazioni a rischio – ragazzi nelle scuole ghetto, veterani di guerra afflitti da PTS e vittime di qualsiasi tipo di violenza. Imparando e traendone I benefici voglio che riescano ad arrivare a una serenità e chiarezza spirituale che li possa far vivere meglio. E un concero, perché è il modo migliore per rilassarsi e divertirsi”.

E tu, da quando mediti?
“Sono più di 40 anni che sto esplorando la meditazione trascendentale. Mi ha cambiato la vita, il mondo in cui vivo. Milioni di persone come me, di ogni età, religione e stile di vita, praticano quotidianamente questa tecnica ricavandone benefici incredibili sia per il corpo e la mente”.

Come hai cominciato?
“Grazie a mia sorella. Era il 1° luglio 1973 in una bellissima giornata di sole per combattere ansia e attacchi d’ira. All’inizio pensavo fossero cazzate, poi un giorno, leggendo una frase: True happiness is not out there. True happiness lies within (La vera felicità non è là fuori, ma dentro di te), ho provato a meditare e ho capito che la ripetizione costante del proprio mantra, permette alla mente di oltrepassare il livello d’inibizione ed esplorare la coscienza pura, dove possiamo connetterci con l’eterno, traendone benefici diversi che aiutano a trasformare la propria vita”.

Concludiamo dicendovi che David Lynch knows la musica, ma davvero, e ha sorpreso e deliziato la platea con una riedizione surreale #davidlynch di Twin Peaks, alcuni brani psichedelici di Donovan, con Love Me Tender di Elvis (che è anche la colonna sonora del mio matrimonio) e inoltre con un pezzo tratto dal film Eraserhead. Rebekah del Rio ha cantato meravigliosamente Llorando, la canzone da lei stessa cantata in Mulholland Drive, Sky Ferrara si è esibita nel brano della colonna sonora di Blue Velvet. A seguire Badalamenti, Likke Li, Moby…e quasi per ultimo sono saliti sul palco i Duran Duran con Hungry Like The Wolf, Ordinary World e altri successi. Che dirvi d’altro? Che di serate del genere, inaspettate, creative, sensuali, dark e accattivanti, ce ne sono sempre più spesso a L.A., una metropoli proiettata certamente nel futuro, ma saldamente ancorata nel passato che conta.

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