MICHELE BRAVI: “IO, PORTAVOCE DELLA GENERAZIONE WEB, SUL PALCO RACCONTO TUTTI I MIEI ERRORI”

Vincitore di X Factor e star del web, a soli 22 anni: «Basta con questo mito della perfezione. Oggi sono qui anche grazie a tutte le scelte orribili che ho fatto».

michele braviQuando canta viene quasi da trattenere il fiato per non disturbarlo. Michele Bravi, 22 anni, cattura l’attenzione con la sua dolcezza e la sua grazia. Sul palco entra quasi in punta di piedi, però zitto zitto sfodera una super canzone (che potrebbe davvero volare alto). Il diario degli errori è un pezzo maturo, introspettivo, intimo, che racconta gli sbagli della vita. Nonostante la giovane età – dice – «ho commesso già tanti errori». Ma d’altronde nel tritacarne dell’industria musicale ci è finito davvero presto.
Cresciuto a Città di Castello, giovanissimo va in America dove resta per qualche mese, a diciotto anni vince X Factor. Poco dopo arriva la crisi. Gli dicono che artisticamente «è finito» e lui si chiude in se stesso. Poi, però, reagisce e riparte dal web, aprendo un suo canale YouTube. Sono proprio i fan a spingerlo a tornare a fare musica. Così il suo percorso artistico riparte, ma con una nuova etichetta. «Ho commesso parecchi errori – racconta – ma non riesco a fare mea culpa perché ho sbagliato per ingenuità. Adesso ho trovato persone che mi proteggono nel migliore dei modi. Vivo tutto con grande ingenuità e ho bisogno di grande protezione. Comunque sono orgoglioso del mio percorso».
Bravi, che nella seconda serata è stato il big più twittato con oltre 50 mila mention e retweet, è il simbolo della generazione 3.0. «Sento un po’ la responsabilità di rappresentare il web. Ma sono grato a Conti perché mi ha dato la possibilità di far incontrare i nuovi media con quelli più tradizionali e di salire sul palco più importante della musica italiana per raccontare la Rete. Spero di essere un degno portavoce della generazione web».
Dopo la vittoria al talent show gli arriva l’offerta di partecipare al Festival, ma lui dice no. Nessun rimpianto, anzi. «Ho rifiutato perché ho un grande rispetto per questo palco. Avevo bisogno di avere qualcosa da dire e ho trovato la spavalderia per poter raccontare questo “modo solo mio”. E poi basta con il mito della perfezione, facciamo vedere agli altri quanto sono importanti gli errori. Oggi sono qui anche grazie a tutte le scelte orribili che ho fatto».
Sul caso della youtuber Greta Menchi, scelta per far parte della giuria di esperti, dice: «Mi fanno sorridere queste polemiche. Ma la mia preoccupazione è cantare, io qui voglio pensare a me stesso e dimostrare quello che ho fatto in questi anni. Non conosco i motivi dietro alla scelta e poi se lei ha deciso di accettare evidentemente avrà avuto le sue ragioni».

di Alice Castagneri, La Stampa

Scroll to Top