A MEMORIA IMPERITURA DI MARTEDI’ 8 SETTEMBRE 2015 – SPECIALE MIKE BONGIORNO

mike bongiorno(Tiziano Rapanà) L’articolo è un personale omaggio a Mike Bongiorno scomparso l’otto settembre di sei anni fa.

Acqua Sant’Anna (2001): è una vecchia telepromozione dell’acqua Sant’Anna trasmessa durante l’edizione del 2001 di Paperissima Sprint e presentata dai conduttori della trasmissione, tadalafil ossia Mike Bongiorno con Antonella Mosetti e il Gabibbo. E’ una televendita particolare, buy perché è organizzata da un montaggio alternato, store che ospita due diversi momenti televisivi contraddistinti da due scenografie particolari: nella prima vi è Bongiorno, che si muove in una costruzione scenotecnica molto simile ad un alloggio vacanziero montanaro; mentre nella seconda vi sono presenti Antonella Mosetti ed il Gabibbo che si trovano sulla sorgente di Besmorello, frazione di Vinadio. L’incipit è, naturalmente, del grande Mike: «Amici, dove trovare un’acqua pura e leggera? E’ facile, proprio come bere un bicchiere d’acqua. Sant’Anna di Vinadio, naturalmente.» E di rimando, dall’alto della splendida location, Antonella Mosetti aggiunge: «Ed è qui che sgorga a millecinquecento metri, nel cuore delle alpi piemontesi.» E all’improvviso, con la Mosetti, spunta il Gabibbo addobbato con una buffa bussola di cartone in testa: «Dove siamo lo dice la bussola vivente, – e nel mentre inciampa sull’erba – ahia! Vivente per poco. Oltre ai quattro punti cardinali me ne danno altri dieci in testa. Ah ah, ci devo bere sopra dai.» E così, dopo il buffo intervento (poco comico e, in verità, molto inutile), la conduttrice conclude il segmento con lo slogan “E’ acqua Sant’Anna di Vinadio, una purezza tutta da bere” con l’ovvio finale di una gran bevuta (non certo da gran signora – ma ovviamente non è colpa sua, semmai degli autori -, perchè beve direttamente dalla bottiglia). Istantaneamente ritorna Mike che, dal suo studiolo colorato di un biancore inaudito, parla delle proprietà virtuose del prodotto: «L’acqua Sant’Anna di Vinadio viene imbottigliata alla sorgente,dove l’inquinamento è nullo: senza nitriti. Quindi è un’acqua purissima – e ad avvalorare tale tesi, arriva puntuale il fermoimmagine dell’etichetta – ma, è anche leggera, perché ha un residuo fisso di trentanove milligrammi per litro e la sua leggerezza si dimostra con questo test…» L’esperimento è il classico topos degli spot dei detersivi, smacchiatori e quant’altro: parlo della prova del nove, che certifica la qualità del prodotto comparata ad un altro prodotto simile, ma – come prevedibile- di minor pregevolezza. In questo caso, si confronta la salubrità dell’acqua Sant’Anna con un’altra comune, mediante l’uso di due cartine tornasole. Mike Bongiorno spiega così tale procedimento: «Immergiamo una striscia dentro un’acqua qualunque e un’altra dentro Sant’Anna (specificamente a sinistra è presente il bicchiere di acqua Sant’Anna, mentre a destra vi è l’altro bicchiere, nda), vedete? Questa cartina si colora troppo intensamente, segno che l’acqua è troppo dura. Con Sant’Anna non succede, quindi è grande la sua leggerezza. Lo stesso test si può fare sui nitrati. Per questo, Sant’Anna ha ottenuto l’autorizzazione del ministero della sanità per l’alimentazione dei neonati. Acqua Sant’Anna di Vinadio pura, leggera, di montagna… brindate con me, altrimenti non avete capito niente!» E’ una telepromozione convenzionale, che non colpisce per innovazione. Si apprezza, tuttavia, la dinamicità della messinscena. Essa si distingue per l’originalità dei due frammenti, che paiono lottare fra di loro. SI assiste, infatti, ad una strana lotta tra il chiaro lattescente di Bongiorno e il selvaggio marrone e verdone della natura di Mosetti e Gabibbo. Indubbiamente il portento è la scenografia, poiché le parole udite mi son parse vuote e non sempre convincenti. Ho sentito la mancanza della spontaneità nella propaganda: ho avvertito un’innaturalità nella declamazione. Purtroppo il grande Mike non è riuscito, in questo caso, a liberarsi dalla gabbia della scrittura pubblicitaria.

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