L’USUALE RITORNO DI C’È POSTA PER TE

ce-posta-per-te(Tiziano Rapanà) Torna C’è posta per te. E pertanto si rinnova l’usuale ritualità del sabato sera legata a dalle storie dal sapore vagamente matarazziano (da Raffaello, principe dei melò nostrani). Nulla di nuovo sotto l’augusto sole dei buoni sentimenti, che quasi mai vengono meno nell’universo amoroso defilippiano (da Maria, regina incontrastata del palinsesto Mediaset nonché factotum del programma). Un universo intellettualmente e culturalmente riferito alla celeberrima canzone Tre parole (“Dammi tre parole: sole, cuore, amore”), che prevedibilmente cerca – ma non sempre trova – il lieto fine. Un epilogo solitamente fiabesco, come nell’incipit di questa prima puntata affidato al divo televisivo Richard Madden, il quale personifica l’umana promessa di eterno amore da due coniugi, nel momento forse più efficace di C’è posta. Certo il programma nel suo complesso non è molto riuscito. Non tutte le storie sono appassionanti, alcune sono tirate per le lunghe ed altre sono eccessivamente predicibili. Tuttavia, nonostante i difetti e l’estenuante ripetitività del modus operandi, C’è posta si conferma una certezza dell’intrattenimento televisivo popolare.

P.S. Per contatti e quant’altro, tizianodecoder@gmail.com

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