Il giovane Montalbano e l’impegno per Taranto, Michele Riondino sarà il padrino di Venezia 75

L’attore classe 1979 condurrà le serate di apertura e chiusura della Mostra, dal 29 agosto all’8 settembre

Dopo Alessandro Borghi un altro padrino per la Mostra del cinema di Venezia. L’attore Michele Riondino condurrà le serate di apertura e di chiusura della 75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2018, dal 29 agosto all’8 settembre diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta. Il giovane Montalbano, l’amico di Leopardi nel film di Martone, il Pietro Mennea televisivo, il regista teatrale, Michele Riondino è un attore che spazia tra grande e piccolo schermo e i palcoscenici dei teatri di tutta Italia. Il suo impegno per portare l’attenzione ai problemi di Taranto, la città dove è nato nel 1979, lo ha portato più di una volta a schierarsi pubblicamente. Da 5 anni è il direttore artistico del concerto del primo Maggio a Taranto.Diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, a teatro ha lavorato accanto a Giuseppe Patroni Griffi, Marco Bellocchio, Emma Dante, Marco Baliani. Nel 2007 riesce ha ottenuto il ruolo più importante della sua carriera interpretando l’ambiguo Francesco nel Il passato è una terra straniera di Daniele Vicari al fianco di Elio Germano, accanto al quale tornerà poi nel film di Mario Martone Il giovane favoloso. Dal 2008 ottiene successo e diversi riconoscimenti, tra cui il Golden Graal 2009 come Rising Star e la candidatura alla cinquina dei Nastri d’Argento 2009 per l’interpretazione di importanti ruoli in film come Fortapàsc di Marco Risi, Marpiccolo di Alessandro di Robilant, presente nella sezione Alice nelle città del Festival del Cinema di Roma 2009. Nello stesso anno è il protagonista di Dieci inverni, fortunata opera prima di Valerio Mieli, una storia d’amore curiosa e originale con Isabella Ragonese presentato Festival di Venezia e selezionato al Festival di Tokyo. Nel 2010 è stato selezionato come uno dei 10 migliori talenti europei e ritira il premio Shooting Star alla Berlinale, girando poi le pellicole Henry di Alessandro Piva e il pluripremiato Noi credevamo di Mario Martone, in concorso nuovamente al Festival di Venezia, edizione quest’ultima dove ottiene anche il premio “Biraghi” consegnato dal SNGCI e il Nastro d’Argento collettivo. Protagonista di 6 film per la tv, Il giovane Montalbano, è il prequel del fortunato ruolo interpretato da Luca Zingaretti, successo RAI del 2012. Sul grande schermo invece è il protagonista di Acciaio tratto dall’omonimo successo letterario di Silvia Avallone per la regia di Stefano Mordini, ed anche di Bella addormentata, per la regia di Marco Bellocchio, entrambi presentati a Venezia 69. Nel 2012 Michele Riondino firma la regia degli spettacoli teatrali La vertigine del drago (presentato al Festival dei Due mondi di Spoleto nel 2012) e Siamo solo noi, che lo vedono anche interprete. Grazie all’incredibile successo televisivo riscontrato con il Giovane Montalbano (che sfiora gli 8 milioni di telespettatori e uno share del 30%), la RAI affida nuovamente all’attore tarantino i ruoli da protagonista di due importanti e attesi progetti del palinsesto 2015: Giovane Montalbano 2 e Pietro Mennea: la freccia del sud, biopic in due puntate successo della stagione di RAI 1 che ha toccato i 7 milioni di telespettatori con il 25% di share, sulla vita del famoso atleta olimpionico. Alla Mostra di Venezia dello scorso anno è presente con Diva!, unico interprete maschile nel lungometraggio ispirato alla grande diva Valentina Cortese, nelle sale domani 7 giugno. Michele è anche protagonista del film tv La mossa del cavallo. Il suo prossimo impegno per il cinema è nel film di Antonello Grimaldi Restiamo amici.

repubblica.it

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