Domenica seguite, su Canale 5, Melaverde con Edoardo Raspelli

Domenica non perdete (alle ore 11, su Canale 5) Melaverde, programma storico Mediaset, che ci insegna l’amore per la nostra terra e i suoi frutti.

Per Le storie di Melaverde, Edoardo Raspelli ci porta  a Paspardo, nella media Valle Camonica, in provincia di Brescia, perfarci incontrare di nuovo “i custodi della montagna”. Stiamo parlando di persone che hanno dedicato la loro vita alla montagna e che giorno dopo giorno proteggono, curano e valorizzano il patrimonio e la storia in alta
quota. Sindaci che organizzano e gestiscono il territorio, i diversi problemi e le esigenze dei propri cittadini, malgari che ogni anno portano gli animali nei pascoli presidiando e tutelando così questa terra e la sua sicurezza, giovani che scelgono di restare e inventarsi nuove attività dando futuro alla montagna e poi loro, forse il simbolo per eccellenza, gli alpini che oltre ad aver donato la vita alla montagna continuano ancora oggi a presidiare e salvaguardare le cime di tutto il paese.

Per lo spazio canonico di Melaverde, invece, Raspelli racconterà una storia che va avanti da 55 generazioni. 800 anni in cui la famiglia friulana dei Principi di Porcìa e Brugnera si è sempre occupata di agricoltura e allevamento. Oggi, grazie alla enorme esperienza acquisita nei secoli, è nato un progetto legato a varie attività agricole, totalmente ecosostenibile e autosufficiente. Con l’acqua di un allevamento di trote si produce energia elettrica, come anche con i pannelli fotovoltaici posizionati sui tetti delle stalle. Con una particolare ” ricetta” che utilizza cereali di produzione aziendale insieme a bucce d’uva e ciò che gli animali producono nella stalla con le loro funzioni fisiologiche, si produce biogas, in grado di dare energia a 3000 abitazioni 365 giorni l’anno. E in più reddito all’azienda. Se è vero che il futuro dell’agricoltura è sempre più legato alla sostenibilità ambientale e alla autosufficienza delle aziende agricole, questo è senza alcun dubbio un sistema “green” di agricoltura sostenibile che va conosciuto e replicato altrove.

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