BALLANDO CON LE STELLE, IL MEGLIO E IL PEGGIO DELLA SECONDA PUNTATA

Nella puntata, con Milly Carlucci ballerina per una notte, tiene banco la bagarre tra Alba Parietti e Selvaggia Lucarelli

Ballando con le stelle Dopo il no della Rai a Diego Armando Maradona, gli occhi sono tutti per lei. Per Milly Carlucci, ballerina per una notte «di scorta», che – dopo 12 anni di trasmissione – si cimenta per la prima volta nel ruolo di danzatrice. E, intorno alle undici e un quarto, scende in pista insieme a Pablo Moyano in un tango che omaggia Lucio Dalla. «Eravamo pronti al peggio» sottolinea Fabio Canino, prima di riempire di (legittimi) complimenti la conduttrice, a cui va riconosciuta una grande capacità di mettersi in gioco.
Per il resto, la puntata scorre con le esibizioni dei concorrenti. Anche se a catalizzare maggiormente l’attenzione è il secondo atto della faida tra Selvaggia Lucarelli e Alba Parietti, che si gioca in parte in video e in parte sul web. Il botta e risposta è serrato e prevede anche il recupero di messaggi privati risalenti a un anno prima, in cui pare che Parietti scrivesse a Lucarelli lodandola proprio per essere una «voce fuori dal coro».
In tutto ciò, arrivano anche i primi verdetti, che decretano l’eliminazione della prima coppia. Si tratta della giornalista Anna La Rosa e del ballerino Stefano Oradei, sconfitti al ballottaggio finale dall’attrice Anna Galiena e da Simone Di Pasquale.
IL MEGLIO
Martina Stella
È una Martina Stella tutta nuova quella che calca il palco di Ballando con le stelle. O forse, una Martina che c’è sempre stata, ma che noi non conoscevamo. Sul palco, con un tutore che le blocca il braccio, l’attrice non si risparmia e dà vita a un «ballo rotto», povero forse di passi, ma pieno di emozione. Brava.
Martin Castrogiovanni
Se la settimana scorsa ha fatto impazzire tutti con il passo del bruco, questa volta rilancia con quello dello struzzo. E pur essendo l’ultimo a esibirsi, intorno a mezzanotte, il rugbista Martin Castrogiovanni riesce a mantenere svegli con la sua simpatia. Che traspare anche nella coreografia e gli fa guadagnare una standing ovation.
Oney Tapia
Nonostante la cecità, l’atleta paralimpico italiano di origine cubana Oney Tapia – grazie all’aiuto della maestra Veera Kinnunen – dà vita un’esibizione stupefacente. Che produce la standing ovation nel pubblico e le lacrime di Selvaggia Lucarelli in giuria, dove volano anche diversi dieci, per un totale di 46 punti su 50.
IL PEGGIO
Roberta Bruzzone
Ogni volta che Milly Carlucci la chiama in causa, speri in un’incursione di Virginia Raffaele. E, invece, niente. A parlare è proprio lei, la vera Roberta Bruzzone, a cui viene chiesto di tracciare un profilo psicologico dei famosi in gara. Il senso di tutto ciò non sembra chiaro a nessuno, Bruzzone compresa.
Christopher Leoni
Dopo le critiche della settimana scorsa, l’attore Christopher Leoni stavolta ci riprova con un tango futuristico. Ma, nonostante l’ambientazione inedita, la sua coreografia non riesce mai a decollare. La giuria glielo fa notare e lui non la prende per niente bene, scatenando anche le ire di Carolyn Smith: «Non andare nel tecnico, che ti faccio nero».
Ivan Zazzaroni
Si cimenta in commenti tecnici, pur non avendone le competenze. E, quando questi rivelano la loro inconsistenza, si trincera dietro un «a me non è piaciuto per niente» parafrasando l’iconico «non mi sei arrivato» di Simona Ventura a X Factor. Pur non avendo né la verve né la simpatia della conduttrice torinese.

Andrea Cominetti, La Stampa

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