KIM ROSSI STUART: FARE L’EROE È UN BEL MACIGNO

L’attore interpreta la serie ‘Maltese-Il romanzo del commissario’ di Gianluca Maria Tavarelli, da lunedì 8 maggio su Rai1, storia di un investigatore in Sicilia. L’indagine sul passato del padre s’intreccia con quella sul potere mafioso legato al narcotraffico. Con Antonio Milo, Rike Schmid, Valeria Solarino, Francesco Scianna, Roberto Nobile

Dal commissariato di Roma al ritorno alle radici, a Trapani. Quello di Dario Maltese è un viaggio alla ricerca delle radici, per indagare sul misterioso suicidio del padre (ma è stato davvero un suicidio?) e sulla nuova mafia che si arricchisce col narcotraffico. Kim Rossi Stuart veste i panni di un investigatore che non piega la testa nella nuova serie Maltese – Il romanzo del commissario di Gianluca Maria Tavarelli, da lunedì 8 maggio su Rai1, ambientata nel 1976.
I poliziotti sfrecciano sulle Alfette, Rossi Stuart sembra l’ispettore Callaghan. “Io ho avuto un percorso diverso rispetto a quello che mi capita di solito. Sono portato sempre a ponderare moltissimo, mentre in questo caso ci siamo accordati su un’idea di massima, che si ispirava al modello Piovra, e due anni dopo, a poche settimane dalle riprese, mi sono ritrovato con questa sceneggiatura” racconta l’attore. “Ho sentito questo macigno meraviglioso di avere a che fare con un essere umano disposto a mettere in gioco la sua vita, non in base al narcisismo, ma per una spinta misteriosa che è quella che porta le persone a sacrificarsi. Mi sono reso conto di quanto poco conoscessi quelli che sono i nostri eroi nazionali recenti. Facendo ricerche su Internet mi sono imbattuto nella storia di Ninni Cassarà. C’era tanto di lui in Maltese. Di fronte a un esempio tanto alto e commovente, per me questa fiction è diventata quello che a volte il mio mestiere mi permette di fare, un percorso liturgico. Mi sono soffermato anche su cose più istintive, ho riguardato le fotografie di Falcone e Borsellino, le loro espressioni e i loro sorrisi. E ho riguardato La piovra…l’ho trovata un capolavoro ancora oggi”.
Coprodotta da RaiFiction e Palomar, scritta da Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli, la serie comincia col ritorno di Maltese a Trapani. Quando il suo migliore amico, commissario anche lui, viene ucciso, Maltese decide di restare a Trapani: prenderà il suo posto e continuerà le indagini. La parte melò è sviluppata attraverso il rapporto con una fotografa (Rike Schmid) che lavora col giornalista Mauro Licata (Francesco Scianna). “L’elemento che mi ha aiutato di più è il riferimento a Mauro Rostagno, una figura che conoscevo in minima parte” dice Scianna “ho fatto riferimento anche alle interviste di Falcone e Borsellino, io vivevo in quelle zone all’epoca; la bellezza del personaggio di Licata è la sua grande integrità”.
Alfette che sfrecciano, telefoni a gettoni, pantaloni a zampa d’elefante: il colpo d’occhio su un’epoca è notevole. Nel cast, tra gli altri, Antonio Milo, Roberto Nobile, Eros Pagni, Michela Cescon. Valeria Solarino interpreta Giulia Melendez, signora dell’alta borghesia, la cui famiglia è legata alla mafia. “E’ una donna completamente schiacciata dalla famiglia, non ce la fa a rompere gli schemi, è vittima della sua fragilità”. “Maltese per noi è un punto di arrivo e di svolta. Abbiamo scelto di chiudere questa stagione con un prodotto che consideriamo un’eccellenza” spiega la direttrice di RaiFiction Tinni Andreatta. “Il protagonista ci racconta la solitudine delle scelte etiche e morali”.

Torna in alto