Denunciati i disturbatori tv Gabriele Paolini, Niki Giusino e Mauro Fortini, perché avrebbero turbato lo svolgimento del funerale di Paolo Villaggio

I disturbatori della tv hanno esagerato. Gabriele Paolini, Niki Giusino e Mauro Fortini gli irriducibili ribelli del teleschermo o, come dicono in tanti, i buffoni della televisione sono stati denunciati per il loro comportamento durante i funerali dell’indimenticabile attore Paolo Villaggio.

I tre disturbatori hanno in effetti oltrepassato il limite della provocazione, intervenendo davanti alle telecamere con i loro atteggiamenti immaturi, non durante una manifestazione politica, che potrebbe interessare o meno ai cittadini, ma durante il funerale dell’attore Paolo Villaggio, personaggio amato e nel cuore della nazione intera e star anche a livello internazionale. I fatti risalgono al 05 Luglio 2017 a Roma, durante i funerali del defunto attore Paolo Villaggio, morto all’eta’ di 84 anni. Paolini, Giusini e Fortini hanno portato al culmine il loro comportamento proprio durante i momenti in cui i colleghi ed amici di Paolo Villaggio lo ricordavano davanti alle telecamere, nello specifico l’attore veniva ricordato da Lino Banfi ed Enrico Montesano. I tre disturbatori offendevano cosi la figura di Paolo Villaggio in mondovisione, infrangendo alcuni articoli del codice penale.

Ma questi sono stati solo i pochi momenti catturati dalle telecamere e che hanno dato il via ad una denuncia verso i tre rompiscatole. Molti cittadini si erano sentiti feriti da queste scemenze che i tre protagonisti portavano avanti durante il funerale e molti invitavano ad una denuncia. Roma, Milano, Bergamo, sono state tante le province dove si pensava partissero dei documenti contro i tre disturbatori ed infatti la prima denuncia arriva proprio da una di queste citta’: Bergamo. E’ la Procura di Bergamo infatti la prima ad aver ricevuto una denuncia contro Gabriele Paolini, Niki Giusino e Mauro Fortini. I tre “imputati” si staranno godendo le vacanze, ma…….sara’ un ritorno amaro?

Claudio Raccagni, Agorà Magazine.

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