DE SICA: “IO, UN ALIENO A ZELIG PER DARVI UN ASSAGGIO DI VARIETÀ”

L’attore presenta con la Hunziker quattro serate evento su Canale 5

christian-de-sicaL’ultima volta di Zelig su Canale 5 era stato nel 2014: una stagione che aveva lasciato un po’ tutti con l’amaro in bocca. Tanto che si era detto: «Zelig chiude». Gino e Michele padri non putativi avevano negato: Canale 5 non l’ha mai cancellato, ci siamo presi una pausa di riflessione alla ricerca di una formula nuova. Poi il silenzio. Rotto ora dalle quattro puntate di Zelig Event (Canale 5, da domani sera ): celebrazione del compleanno numero 20, si rinnovano i fasti del passato con il ritorno in massa dei comici che hanno fatto grande lo show: Oreglio, Ale & Franz, Pisu, Cremona, Sconsolata, Dix, Forest, AGG, Cremona, Mannino, Migone, Manera, Pali & Dispari, Giacobazzi e chi più ne ha più ne metta. Anche per loro il tempo è passato: lo dimostrano sadicamente le grandi foto di allora proiettate sull’avveniristica (e fredda) scenografia durante l’esibizione di ciascuno. Come è lontano il cabaret di viale Monza degli esordi, o il tendone circense dei momenti d’oro.
Pur celebrativo e commemorativo (Gino e Michele pare siano intenzionati a non riproporre più Zelig come lo conosciamo), una novità tuttavia questa edizione ce l’ha: la conduzione affidata a Michelle Hunziker, che in questa casa si è fatta le ossa, e a Christian De Sica, un alieno assoluto nella tana del cabaret. «Eh, sì, mai fatto – conferma -. Alla prima puntata me la facevo sotto. Oltre a cinema, ho fatto teatro, varietà e musical, e tanta tv ai tempi di Falqui e Trapani. Mai lavorato così: si provava e riprovava fino alla perfezione. Qui si fa una lettura a tavolino, si vede l’effetto che fa nel piccolo Zelig di viale Monza con 150 persone, poi via davanti a 2000 spettatori per la registrazione».
Senza nessuna certezza su cosa faranno i comici.
«Nessuna. È il regno dell’improvvisazione. Per esempio, durante una prova, Manera è saltato sul palco inveendo, da vero scalmanato. Una follia. Stavo per rispondere per le rime, malamente. Poi ho guardato gli autori: serafici. E mi sono adeguato».
Superato lo shock?
«Ora mi sento sicuro. Aiuta che si respiri un’aria da famigliona allargata. Poi magari all’ultima puntata ci scanniamo, ma ora si va d’amore e d’accordo. Michelle, così energetica, mi dava la carica già ai tempi di Striscia».
Resta il fatto che lei è un corpo estraneo.
«Penso di essere stato scelto proprio per questo. Ci sono coloro che hanno fatto la storia di Zelig , e ci sono io. Festeggiando i 20 anni, penso che gli autori stiano testando anche la direzione da dare allo show in futuro. E che la strada scelta sia quella del varietà, verso il quale la mia presenza e certi numeri cantati e ballati, già un po’ lo porta».
Anche la sua comicità è diversa.
«Io non sono un comico, ma un attore brillante. Comico sono diventato per via dei cinepanettoni e dell’assenza di alternative al cinema. La macchietta l’ho fatta mettendomi i tappi nel naso. Ma che dire, in Italia senza comicità non si sta: è nell’aria come la moda. Zalone è il perfetto comico dei nostri giorni: politicamente scorretto . Il comico deve essere cattivo e sulfureo, un po’ diabolico. Io invece… ».
Dicembre è il suo mese, il mese dei cinepanettoni.
«Il 15 esce Poveri ma ricchi, regia di Brizzi. Tanti i film comici che ci contenderanno il botteghino, ma il vero avversario saranno il cartoon Disney e Star Wars. Per gli italiani spero solo il meglio: alla mia età essere competitivo fa un po’ schifo. Ma a dicembre, il 9, in America va su anche la serie Mozart in the Jungle. Ho fatto cinque episodi girati a Venezia: sono l’ex marito di Monica Bellucci. Poi con l’anno nuovo torno a girare l’Italia con Siani e Il principe abusivo (a Torino all’Alfieri a febbraio, ndr), un titolo – un po’ commedia brillante e un po’ musical – che mi ha dato tante soddisfazioni, prima al cinema e ora a teatro ».

ADRIANA MARMIROLI, La Stampa

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